Supercella milanese-lodigiana, 21 luglio 2012

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Sabato 21 luglio 2012 una figura ciclonica in ingresso sul Mediterraneo ha provocato diversi temporali a spasso per il nord. Uno di questi temporali è partito durante il primo pomeriggio sui rilievi alpini dall’alto varesotto per poi scendere verso sud nelle ore successive interessando la val Padana.

Questa cella temporalesca nella sua discesa verso sud ha raggiunto la periferia milanese nel tardo pomeriggio subendo una improvvisa intensificazione.

Il temporale in questione una volta acquistata una certa rotazione mesociclonica al suo interno, è esploso con tutta la sua furia colpendo duramente diversi settori dell’hinterland sud – milanese. La supercella ha raggiunto il suo culmine nel lodigiano, area in cui la riflettività radar mostrava un evidentissimo eco ad uncino tipico dei temporali mesociclonici.

La progressiva rotazione dei venti a media quota dai quadranti nord-occidentali ha poi trascinato questo temporale verso sud, sino verso la provincia di Piacenza. A sancire il suo passaggio potenti downburst hanno colpito il paese di Castel S. Giovanni (PC). Su questa località la grandine associata a vento fortissimo ha divelto alberi sulla carreggiata autostradale, spogliato gli stessi dalle foglie. Alcuni vigneti sono stati completamente distrutti.

Il temporale terminerà la sua corsa schiantandosi contro l’Appennino piacentino dove perderà velocemente forza sino ad esaurirsi.

Oltre gli ingenti danni provocati su alcune piccole province del piacentino, da non mettere in secondo piano nemmeno la grandine caduta nel milanese. Alcune zone sono state particolarmente colpite, la grandine si è presentata intensa e di dimensioni incredibilmente grandi per gli standard italiani. Chicchi sino a 4, 5 centimetri.

La conseguenza della caduta di questi “sassi” dal cielo è stata il danneggiamento di numerose auto con carrozzerie borlate in modo grave dalla grandine.

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