Supercelle left mover – right mover, vercellese 11 luglio 2012

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Il pomeriggio dell’11 luglio 2012, altri temporali hanno interessato alcuni settori piemontesi dando ancora una volta spettacolo. A fornire l’innesco dei processi convettivi alcuni nuclei temporaleschi che durante le ore centrali affollavano le aree alpine e prealpine. Successivamente la spinta di una massa d’aria un pò più secca in discesa dalle Alpi occidentali, ha permesso a questi temporali di invadere abbastanza velocemente le aree di pianura piemontesi.

Durante la prima parte del pomeriggio un pò di inversione termica in quota ha impedito l’innescarsi troppo precoce dell’attività convettiva nelle zone di pianura. A rendere ancora più difficoltoso l’innesco dei temporali la presenza di elevato shear di medio livello che stirava le correnti ascensionali interne ai cumuli impedendone lo sviluppo.

Tuttavia la quantità di energia e di calore presenti sono stati sufficienti a far crescere i cumuli quel tanto che bastava da permettere alle nubi di attraversare l’inversione senza essere più piegate dallo shear. Una volta rotta l’inversione alcune celle temporalesche si sono sviluppate nella pianura regalando un’atmosfera e delle tonalità spettacolari.

Due le supercelle a spasso per il Piemonte tra pomeriggio e sera.

La prima delle due definita “left mover” è nata nell’astigiano e si è spinta velocemente a nord sin verso il novarese/vercellese. La supercella left mover è una tipologia supercellare molto rara ed è caratterizzata dal possedere al suo interno una rotazione oraria.

Di solito deriva dalla separazione di un temporale in due temporali distinti. Quello in posizione settentrionale diverrà “left mover” acquistando rotazione oraria, mentre quello più meridionale “right mover” con la classica rotazione antioraria.

Vengono anche definite supercelle anticicloniche. La rotazione oraria del vento al suo interno costringe il temporale a ripiegare verso nord invece di spingersi verso sud come avviene con le supercelle normali.

La seconda supercella di piccole dimensioni si è formata nelle colline dell’astigiano circa un’ora più tardi. Essa corrispondeva alle più comuni supercelle “right mover” che rappresentano la maggioranza dei temporali mesociclonici che avvengono sul nostro emisfero.

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