Giovedì 21 giugno 2024, violenta supercella vicino Brescia
Cosa succede quando aria rovente africana viene posta a strettissimo contatto con l’aria fresca oceanica? La risposta potete averla guardando l’updraft esplosivo di questa supercella che ha avuto un’evoluzione altrettanto esplosiva tra le province di Milano e Brescia. Dopo qualche giorno in cui l’anticiclone Nordfricano è riuscito a prendere possesso del Mediterraneo, donandoci anche un ondata di fastidiosa sabbia in atmosfera, venerdì 21 giugno una circolazione depressionaria in arrivo dall’Oceano Atlantico ha contribuito dapprima a veicolare una massa d’aria più calda verso le regioni settentrionali, questa stessa circolazione ciclonica tenderà in seguito a traslare verso nord-est, provocando l’ingresso di aria più fresca sul nord Italia, associata a forti temporali.
Decido di svolgere questa giornata di stormchasing assieme ad alcuni amici di Milano e Brescia. Attorno alle 18 nei pressi di Brescia, da dove stavamo attendendo l’evoluzione successiva, il cielo si incupisce sempre di più. Osserviamo costantemente radar e satellite e notiamo come nel Lodigiano siano presenti dei cumuli isolati che in breve tempo diventano a dir poco esplosivi. In questa zona si sta infatti delineando una dry line che contrasta con valori energetici a fondoscala. Nella riflettività radar il temporale in questione diviene a fondoscala nell’arco di 10 minuti, mostrando caratteristiche sin da subito supercellulari. Decidiamo quindi di metterci in moto verso ovest per poi indirizzarci a nord, in quanto la supercella è molto veloce nel suo movimento verso nord e non sussistono le possibilità di alcuna deviazione nello storm-motion verso destra.
Durante il nostro tragitto per raggiungere il temporale, notiamo un updraft a dir poco esplosivo, e nonostante la sua velocità in circa 20-25 minuti riusciamo a portarci d’inanzi alla supercella. Tuttavia l’elevata umidità presente rende difficile scorgerne le vere fattezze. Effettuiamo le prime foto da Martinengo, ma la decisione successiva è quella di spostarci un poco più a nordovest in quanto c’è troppa foschia al momento nonostante il mesociclone è distante solo una decina di km.
Riprendiamo la macchina e muoviamo sino a nord di Cologno al Serio, ove accostiamo a bordo strada attendendo il transito del mesociclone. Il vento di inflow in questi istanti rafforza sempre più raggiungendo raffiche anche oltre i 50km/h. Una volta che esso ci ha sorpassati intravediamo la wall cloud che ruota in maniera vistosa ma senza produrre vortici. La supercella in seguito finisce sulle colline a nord di Seriate e dichiariamo chiusa la caccia a questo temporale.
Poco dopo un nuovo e veloce temporale, si forma lungo il tragitto per tornare a Brescia, nei pressi di Rovato, ci fermiamo in una piazzola di sosta e fotografiamo la cella, che mostra colori carini al suo interno in quanto il sole stava per tramontare in questi istanti.
Proseguiamo la corsa verso est sino a superare il lago di Garda in quanto una linea temporalesca stava per imperversare in zona, ma senza mostrare spunti interessanti se non per le poderosi correnti ascensionali che mostrava il sistema e che abbiamo avuto modo di fotografare lungo l’Autostrada.