Saccatura del 13-14-15 agosto 2008

In queste tre giornate la val Padana si dimostrò capace di generare un numero molto elevato di supercelle. Merito di questo l’estrema bontà della saccatura in arrivo in quelle ore. Dopo un periodo abbastanza lungo dominato dall’anticiclone africano, attorno alla metà di agosto una figura di bassa pressione carica di aria fredda in quota dal vicino Atlantico iniziò a muoversi velocemente verso est. Essa era molto potente, nel suo avvicinamento verso est esporrà le regioni settentrionali a ben due giornate di temporali prefrontali con un getto a 500hpa da S-SW progressivamente più teso.

Il fronte freddo vero e proprio legato a questa saccatura transitò solo nella giornata di Ferragosto, giorno in cui l’atmosfera generò supercelle praticamente una dietro l’altra dalla mattina sino alla sera.

Avevo condotto il solitaria la prima giornata di caccia, venerdì 13 agosto, intercettando una piccola supercella nella zona di Asti. Mi soffermai poi ad osservare l’attività cumuliforme pomeridiana che nel pomeriggio diede spettacolo sulle colline del Monferrato, senza più generare ulteriori temporali

La seconda giornata di caccia, sabato 14 agosto la trascorsi in parte da solo ed in parte col mio compagno di caccia Mauro Greco. Fotograferemo da Torino ovest la parte posteriore di una serie di supercelle che partendo dalla città omonima, si spostavano verso nord-est andando ad interessare il vercellese ed il novarese.

La sera del 14, una volta conclusa la caccia con Mauro Greco, ho intercettato un’incredibile supercella notturna in provincia di Vercelli.

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Supercelle di Ferragosto

Domenica 15 agosto, giorno di Ferragosto decisi di tentare il terzo giorno di caccia puntando le zone padane più ad est. Partito nella prima mattinata ho raggiunto la città di Brescia poco dopo mezzogiorno sperando in un coinvolgimento della pianura lombarda orientale ed in prospettiva anche del Veneto durante il pomeriggio. Purtroppo non si trattò di una scelta particolarmente felice. Tutti i temporali supercellari più importanti si sono mossi infatti con direzione sud-nord, senza la tipica sterzata a destra dei mesocloni. La ragione di questo strano comportamento era forse da ricercarsi nel forte getto a 500hpa che in quelle ore soffiava dritto da sud.   Le supercelle hanno interessato ancora una volta le pianure piemontesi sino all’altezza di Milano dove presero forma un paio di mesocicloni particolarmente fotogenici.

L’amico di caccia Mauro Greco scattò delle incredibili fotografie a queste supercelle mentre imperversavano sulla provincia di Milano mentre io mi sono dovuto “accontentare” di fotografare gli altrettanto splendidi updraft di questi temporali visti da posizione esterna.

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