Supercella all’alba su Trecate (NO), lunedì 21 luglio 2025
Durante le prime ore del mattino di lunedì 21 luglio, era atteso il transito della parte meridionale di una saccatura inserita in un contesto di venti occidentali ciclonici molto veloci. Nonostante l’orario sfavorevole, si trattava insomma di una situazione potenzialmente ottimale per lo sviluppo di temporali organizzati anche a supercella.
Mi sono recato nel Novarese già dalla serata di domenica 20 per seguire la situazione. Esisteva la possibilità remota che delle celle prefrontali potessero svilupparsi già alcune ore prima sull’angolo nord-occidentale del Piemonte. Tuttavia, per gran parte della notte i temporali sono rimasti ancorati ai rilievi alpini e prealpini senza toccare la pianura.
La situazione è cambiata drasticamente all’ingresso del cavo d’onda associato ad aria un po’ più fresca in quota nelle primissime ore dell’alba. A quel punto lo scoppio della convezione in pianura è stato facilitato dall’arrivo di una linea di stabilità presente anche in quota.
Le prime luci dell’alba hanno illuminato quella che appariva a tutti gli effetti come un fronte temporalesco preceduto da lunga shelf-cloud dapprima lenta, poi in movimento sempre più veloce verso il Milanese.
Il sistema temporalesco si è intensificato rapidamente alle porte di Milano, organizzando una shelf-cloud molto compatta con una bassa quota di condensazione.
È stato ancora più stupefacente osservare come al limite meridionale del lungo sistema di temporali lineari, si sia sviluppata una supercella in coda, quello che gli americani definivano, col termine ormai in disuso, di “Tail-Hand Charlie supercell”.
L’evoluzione del sistema temporalesco era veramente veloce, la supercella mi ha raggiunto in pochi minuti ma poco prima di inglobarmi ha mostrato una struttura veramente spettacolare, resa ancor più incredibile della luce solare del primissimo mattino.