Tornado Rago Kansas, 19 may 2012

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Una giornata di caccia marginale regalerà un persistente tornado, quasi del tutto inaspettato nelle vicinanze di Rago, in Kansas. La giornata come di sovente accade, parte con gran caldo afoso e cielo pressoché sereno quasi ovunque. La dry line spinge lentamente verso est ed incontrando l’aria umida davanti ad essa inizierà ben presto  a generare attività convettiva.

I radiosondaggi evidenziavano un’atmosfera poco cappata con un raffreddamento abbastanza regolare delle temperature con la quota e nessun tappo di aria calda ad impedire la convezione.  L’atmosfera era predisposta a generare temporali già da metà pomeriggio senza troppi problemi.

I primi temporali non si fanno attendere e scoppiano già attorno alle 4 del pomeriggio. Diversi updraft si innalzano sulla zona di confine tra dry line e l’aria umida.

Oltre ai tornado, la giornata sarà contraddistinta dalla grandine estremamente grossa e dannosa. Quasi tutte le celle temporalesche sono infatti risultate grandinigene con chicchi di dimensioni giganti.

Oltre ai tornado intercettati rimedieremo numerosi danni all’auto provocati proprio dall’intensa grandine. Chicchi sino ad 8-10 centimetri di diametro infrangeranno i vetri del parabrezza anteriore, distruggeranno uno specchietto e arrecheranno gravi danni a tutta la carrozzeria del nostro mezzo che, fortunatamente, era coperto dall’assicurazione totale in caso di qualsiasi imprevisto.

Inizialmente la forma delle celle era disorganizzata ma andava migliorando col passare del tempo. Facciamo una prima fermata poco ad est della linea di temporali, osservandone l’evoluzione degli updraft ed attendendo che i cumulonembi si avvicino lentamente alla nostra posizione.
Quando le basi di diversi cumulonembi erano quasi sopra di noi  iniziano a cadere dei radi chicchi di grandine, dapprima di piccole dimensioni, poi improvvisamente grossi come noci. Decidiamo così di muoverci velocemente verso sud, dove altre celle andavano crescendo velocemente.

Il primo tornado lo intercettiamo poco prima di raggiungere la cittadina di Kingman ad ovest della nostra posizione. Inizialmente il cono era poco condensato anche se era ben visibile il sollevamento di detriti al suolo. Dopo pochissimo tempo pioggia e grandine intensa iniziano a cadere sopra di noi ed anche intorno al tornado avvolgendolo. In questa brevissima fase il cono si condensa sino al suolo diventando per qualche instante visibile. Si tratterà di un rope tornado, con struttura molto esile.

Troppe precipitazioni disturbano la corrente ascensionale dalla quale è nato il vortice portandolo al dissolvimento.

Superati non indenni una zona con grandine grossa come arance, scorgiamo un’altra base questa volta più organizzata delle altre, dalla quale stava nascendo un nuovo tornado. Decidiamo di avvicinarci percorrendo per qualche chilometro una stradina verso ovest, avvicinandoci alla base del cumulonembo. Radi ed enormi chicchi di grandine cadono qua e là, mentre un tornado sempre più pronunciato prende forma davanti a noi.

Attendiamo che esso si avvicini riprendendone tutte le varie fasi. Il vortice era di colore scuro ed il cono inizialmente non era completamente condensato sino al suolo. Sarà comunque corposa la nube di detriti che si solleverà dal terreno.  Il tornado durerà più di 20 minuti, alternando fasi più deboli ad altre con intensità considerevole.

Attorno alla nube di detriti, scorgeremo pale eoliche e diversi altri oggetti ruotare assieme al tornado! Quando il vortice è vicinissimo a noi inizia a piovere dentro l’updraft del temporale ed il tornado si indebolisce temporaneamente. Decidiamo così di percorrere qualche centinaio di metri con l’auto, lasciandoci il vortice alle spalle ed uscire dalla sua traiettoria. Facciamo una brevissima sosta ed osserviamo meravigliati una improvvisa ripresa di intensità del tornado con la completa condensazione dell’imbuto proprio davanti a noi. In questa fase il tornado si trovava a non più di 100-150 metri di distanza dalla nostra posizione, all’interno di una windfarm.

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