Violenta supercella all’alba sul Veronese, 25 luglio 2023

Dopo un paio di giorni di quiete, nel corso della giornata di lunedì 24 e fino alle prime ore di martedì 25 attendiamo il gran finale di questa fase temporalesca, con l’arrivo di un fronte ben strutturato a tutte le quote e valori convettivi nuovamente a fondoscala. Analizzando i modelli osserviamo ancora una volta parametri spinti all’estremo per lo sviluppo di temporali a supercella. In questa nuova ondata temporalesca i cumulonembi saranno accompagnati da raffiche di vento intense e grandinate che lungo il tragitto delle supercelle potrebbero raggiungere enormi dimensioni.

Lunedì pomeriggio trascorre tranquillo, mentre in serata l’instabilità aumenta notevolmente, con una “cintura” di temporali che presidiano le aree montuose. Nonostante una nuova supercella venga a formarsi nelle aree ad est di Milano, decidiamo di posizionarci a sud di Bassano del Grappa (VI) ad attendere un temporale che presidierà le aree di pianura, ove troverà un potenziale ancora più elevato di quello presente in Lombardia. Tuttavia dopo aver scattato qualche foto, il core grandinigeno falcia la strada d’inanzi a noi, correndo rapidamente verso est.

Nel frattempo la supercella lombarda in seno a rapidissime correnti occidentali, si porta di gran carriera verso il Veneto, abbordando il veronese e lasciando dietro di se una scia di devastazione provocata dalla grandine. La seguiamo fino ad est di Padova dove abbiamo modo di ammirare nella foschia un imponente mesociclone illuminato dai continui fulmini.

Il temporale più forte si svilupperà tuttavia poco dopo le due della notte nella provincia di Torino, trascinato da fortissime correnti occidentali in un paio d’ore raggiungerà il bresciano e poi il veronese, con una imponente struttura. Durante una breve pausa dei fenomeni abbiamo dormito un paio d’ore in un hotel poco ad ovest di Verona, giusto il tempo di prendere un po’ di respiro, usciamo dall’alloggio ancora assonnati in ricerca spasmodica di un campo con buona visibilità per attendere il passaggio di questo temporale.

La sequenza di eventi è stata particolarmente veloce, con l’arrivo prima dell’incudine con qualche bagliore lontano, poi l’avvicinarsi rapidissimo del cuore più attivo del cumulonembo alle prime luci dell’alba. L’updraft squarciato continuamente da violente fulminazioni intranube, si è mostrato in tutto il suo splendore. Pochi minuti più tardi il mesociclone è comparso improvvisamente sull’orizzonte ovest, con una incredibile wall cloud squarciata da violenti fulmini nube-terra.

Il temporale ha avuto uno spostamento davvero rapidissimo, seguirlo è stato impossibile e ci siamo dovuti accontentare di vederlo sfilare davanti a noi con un consistente nucleo grandinigeno che è sfilato via poco a nord della nostra posizione.

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